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I GIOVANI E LA POLITICA

  • libertaetradizione
  • 3 giu 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Ti scrivo adesso prima che sia troppo tardi

Perché un giovane dovrebbe militare a destra piuttosto che scegliere un altro lato della compagine politica e ideologica?

Partiamo dal presupposto che viviamo oggi, purtroppo, in un’epoca in cui tutto è transeunte e si tende a denigrare tutto ciò che ci definisce: ideologia politica, famiglia, matrimonio, tutto è sotto attacco da parte dell’era del consumismo. Piaga che si estende anche e soprattutto, anzi, oserei dire che è partita dal livello tecnologico, qualsiasi cosa si rompa in casa si pensa subito a sostituirla con una più nuova. Parliamo anche di cose futili, però l’approccio che ha la società oggi tende ad eliminare il vecchio e non riparare il rotto a favore del nuovo. Questo si ripercuote tanto anche nella politica.

In politica questo si manifesta tanto nelle “grandi” opere di certa sinistra radical chic quanto (soprattutto per l’ultimo aspetto) negli ormai fatiscenti rapporti tra le varie forze politiche di destra. La risoluzione della maggior parte di questi problemi può trovarsi in una semplice azione: coinvolgimento politico dei giovani.

I giovani sono una risorsa importantissima per la politica. Abbiamo idee e passione da vendere e si sa, le idee sono pericolose sotto alcuni punti di vista, non c’è modo di uccidere un’idea, al massimo si può cercare di reprimerla, di arginarla ma dobbiamo essere proprio noi giovani a spendere tutto per la loro realizzazione, dobbiamo tenere viva quella fiaccola ideologica, oserei dire (per affinità politica) tenere accesa quella fiamma nel cuore.

Lo spiegano bene i Maneskin nella loro “Vent’anni”:


“E andare un passo più avanti, essere sempre vero

Spiegare cos'è il colore a chi vede bianco e nero”


Già perché il mondo è pieno di diversità da apprezzare e non ci si può e non ci si deve fermare a dividere i buoni dai cattivi, perché è una distinzione tanto soggettiva quanto pericolosa. Si guarda avanti, si vuole andare avanti, si cerca nel futuro la propria realizzazione forti delle proprie idee e coscienti di chi si è. Ma non solo ci si è guardati dentro, anche ciò che c’è fuori e il precedente è ben conosciuto ed è riportato alla condizione giovanile presente e cioè:



“E anche se ho solo vent'anni dovrò correre”


Sì perché quello che ci viene consegnato in mano è un sistema veloce, che non bada alla singola identità, non bada neppure al valore del tutto: c’è solo il dio denaro. Inoltre si deve correre, si deve velocizzare tutto perché l’ascesa giovane possa avvenire nel minor tempo possibile.

Obiettivo principale della politica nei prossimi anni, secondo il mio modesto parere, dovrà essere quello di evitare ”che sia troppo tardi”. Dobbiamo superare qualsiasi ostacolo si trovi tra la Politica e i giovani. Questo dovrà essere il principale ruolo della destra: recuperare la passione su quelle “idee che vengono da lontano e che andranno ancora più lontano” se saranno portate avanti dai giovani. Importantissimo sarà il nostro compito, giovani lettori, noi dobbiamo portare intatto al di là del fiume lo zaino che i nostri avi hanno posto sulle nostre spalle e dato che la corrente, soprattutto in questo momento storico, è impetuosa se un vortice ci avvolge dobbiamo saperci ruotare e saperne uscire.

La destra oggi è, cito nuovamente Giorgia Meloni, “quel passato che serve al futuro” perché “siamo la coerenza che non è stata mai tradita, siamo le scarpe piene di fango e le mani pulite”.


Vorrei chiudere questo pensiero proprio con l’ultima strofa della succitata canzone:


“C'hai vent'anni

Ti sto scrivendo adesso prima che sia troppo tardi

E farà male il dubbio di non essere nessuno

Sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri

Ma c'hai solo vent'anni”.

Stefano Nobile


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