BENE, IN ATTESA DI BENISSIMO
- libertaetradizione
- 16 apr 2023
- Tempo di lettura: 3 min
di Antonio Moscato
A settembre del 22 scrivevo in un articolo pubblicato su questo blog che se fosse stata incaricata Giorgia Meloni a formare il governo e a rivestire il ruolo di Presidente del Consiglio, la responsabilità che l’avrebbe investita sarebbe pesata molto di più, come ovvio, di qualsiasi altro momento storico. Molti scommettevano che questa condizione sarebbe stata il motivo del fallimento di fratelli d’Italia e del centro destra e che inesorabilmente questa condizione avrebbe portato nel baratro il nostro Paese. Fortunatamente ogni nero pronostico è stato smentito con forza.
Il Presidente del Consiglio sta navigando in acque tempestose, ma lo sta facendo con grandi capacità, serenità e caparbietà e così non potrebbe che essere tenendo a mente l’unico obiettivo nobile che un capo di governo degno di questo nome abbia: il bene e la grandezza del nostro Paese. Sta facendo bene sia a livello nazionale che internazionale riscuotendo apprezzamento e rispetto dopo anni di una sinistra supina e accomodante nei consessi europei; “giocando” con abilità e sapendo gestire il “compromesso politico” con molta maestria. Non la cosa più semplice del mondo se solo consideriamo la complicità tra Francia e Germania; ma entrambi i paesi a livello interno stanno avendo non poche difficoltà e di certo non sono i depositari di una “verità assoluta”. In vista delle europee del 24 per scalfire il loro potere – ciò significherebbe cambiare le politiche europee – bisogna lavorare ancora più duramente e focalizzandosi – come si sta facendo – sui veri problemi dei cittadini italiani e europei. Leggasi apertamente politiche troppo accondiscendenti verso est.
L’aver contribuito a non escludere i motori termici dalla direttiva 2035 non è fattore da poco. Certo (e forse accadrà) sarebbe stato meglio se anche i biocarburanti fossero stati inclusi all’interno del documento oltre al “carburante tedesco”, ma come dice l’On Enzo Raisi – e non si può non essere assolutamente d’accordo – il risultato è stato raggiunto perché l’importante era preservare le fabbriche dei motori termici e quindi tutto l’indotto di questa industria.
Ciò che tiene alto il “rendimento” e il gradimento di questo governo – oltre al Presidente – è anche la competenza di molti dei ministri che ne fanno parte. Citiamo ad esempio Nordio – apprezzato trasversalmente dai garantisti – per ciò che vuol fare con la giustizia, Urso che – dopo il caso Lukoil e fotovoltaico a Catania – alcuni siciliani lo hanno definito il fisioterapista della Sicilia, Salvini che con coraggio sta cercando di sburocratizzare le infrastrutture. Se il ponte sarà realizzato sarà un successo grande non solo per il ministro ma soprattutto per la Sicilia, l’Italia e tutta l’Europa. Ma anche il ministro Pichetto Fratin e Crosetto che con la sua ultima sua uscita su un partito unico conservatore ha sicuramente riacceso la passione e gli animi di molti osservatori ed elettori.
Certo non è ancora – e non potrebbe esserlo dopo solo sei mesi – tutto ben definito, ma come ha dimostrato il dottor Capezzone con la sua intervista al viceministro Maurizio Leo si sta percorrendo la giusta strada e ogni tanto bisognerà fermarsi per controllare ed eventualmente correggere qualcosina; significativo il discorso sul tagliare parte della spesa pubblica che non frutta per spostare i fondi su investimenti che facciano girare l’economia.
Bisognerà certamente nel corso della legislatura tagliare molte leggi che oggi limitano la libertà di impresa – già in parte lo si sta facendo – la libertà della proprietà privata e tutte quelle norme che ancora lasciano nel limbo molti investitori sia italiani che stranieri.
Noi continueremo a crederci perché se esiste una possibilità che di risollevare l’Italia, questa nasce e cresce con questo governo.
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